Coltivare e essiccare la menta
Suggerimenti per la coltivazione, il raccolto e la conservazione di diverse varietà di menta.
Il the alla menta è uno degli infusi alle erbe più apprezzati: spesso accompagnato con the verde è perfetto da bere ghiacciato durante l'estate, mentre caldo o tiepido ha effetto rilassante e digestivo.
Nella cultura mediorientale il the alla menta si serve caldo a fine pasto, preparato con menta fresca o essiccata e the verde Gunpowder.
Coltivare la menta è estremamente semplice, basta scegliere un posto non troppo assolato e non fare mai mancare l'acqua per avere una ricca e soddisfacente produzione di foglie.
Vediamo insieme come coltivare e raccogliere la menta per preparare delle ottime tisane, ma non dimenticate che la menta è ottima anche in molte ricette dolci e salate, accostata agli ingredienti più svariati. Leggete il post La menta in cucina su Erbe in cucina per idee, suggerimenti e ricette con la menta come erba aromatica.
Varietà di menta
Esistono numerose varietà di menta, appartenenti al genere Mentha, e in genere si tratta di piante perenni dal comportamento infestante, che crescono spontanee in varie zone d'Italia.
La menta longifolia ha -come suggerisce il nome- foglie di forma allungata, sottili e dal gusto fresco, che diventa leggermente speziato quando vengono essiccate.
La menta glaciale è una variante della piperita, ha foglie tondeggianti e un aroma molto intenso, quasi pungente, che le ha fatto guadagnare il nome.
La mentuccia ha folte piccole foglie dall'aroma delicato e gradevole, e un leggero retrogusto selvatico. Attenzione, spesso la nepetella viene chiamata impropriamente mentuccia, ma si tratta di un'erba aromatica differente, che non ha affatto aroma di menta (anche se si presta comunque a essere preparata in infuso).
Il mentastro ha foglie carnose ricoperte da una sottile peluria, e aroma fruttato e più delicato. Ottimo da essiccare, è consigliabile usarlo insieme a altre varietà di menta.
Esistono decine di altre varietà di menta, tutte caratterizzate dall'inconfondibile aroma, diverse nell'aspetto e spesso facilmente coltivabili.
E' bene precisare che esistono inoltre numerose altre erbe aromatiche il cui aroma ricorda quello caratteristico della menta e per questo vengono chiamate impropriamente menta, anche se non appartengono alla specie Mentha e sono spesso piante con caratteristiche e aspetto completamente differenti.
Riprodurre la menta
Molte varietà di menta sono sterili, ovvero non nascono dai semi. E' il caso della famosa menta cioccolato, dal retrogusto di cacao, squisita in infuso ma reperibile solo acquistando la pianta, quindi se trovate dei semi in vendita sappiate che si tratta di una pianta diversa!
Esistono però anche varietà di menta coltivabile a partire dal seme, come la mentuccia, che germoglia nell'arco di 10 giorni e poi si autosemina spontaneamente.
In genere per avere una pianta di menta potete seguire tre metodi: comprarla, riprodurla per margotta o per divisione dei cespi.
La margotta è il metodo che preferisco, perfetta per tutte le varietà di menta piperita. A fine autunno la pianta emette dei rami dalla forma diversa dal solito, molto spessi, con pochi ciuffi di foglie, che si sviluppano strisciando lungo in terreno anzichè in verticale.
Questi rami sono margotte: il tentativo della pianta di cercare nuovo terreno in cui svilupparsi e fare radici.
Spostateli delicatamente su un vaso nuovo con del buon terriccio, eventualmente interrandone una parte e lasciando fuoriuscire l'estremità. Lasciateli radicare per qualche settimana, quindi tagliateli dalla pianta principale per avere un nuovo vaso di menta.
In alternativa è anche possibile tagliare subito le margotte alla base e interrarle leggermente in un nuovo vaso, ma questo le sottopone a un maggiore stress e potrebbero non riuscire a emettere delle radici e trasformarsi in nuove piante.
La riproduzione per margotte ha il pregio di non disturbare la pianta originale.
La divisione dei cespi è un altro metodo di riproduzione molto usato per la menta: innanzitutto si estrae la pianta dal contenitore, o si scava intorno per prelevarla in caso di coltivazione dal terreno.
Il pane di terra con le intricate radici si deve tagliare con un coltello affilato, così da separarlo in due o più piante, e ciascuna si interra separatamente. A questo punto è consigliabile ridurre la parte aerea accorciando le piante così da dare meno stress alla radici, e non far mancare l'acqua.
Se passeggiando avete trovato una varietà di menta che volete coltivare, magari sulla riva di un fiume o vicino a un fosso, potete tentare anche la riproduzione per talea: tagliare con un taglio netto un rametto di pianta di circa 20 cm, e interrarlo subito appena tornati a casa. Nell'arco di una settimana vi renderete conto se la talea è radicata: se inizia a emettere foglie nuove avete la vostra pianta, se il ramo è secco non ci siete riusciti. La percentuale di insuccesso in questo caso è alta, ma se non ci sono altre possibilità vale la pena tentare.
Coltivare la menta
Se avete ottenuto in qualunque modo una pianta di menta sana, avete già fatto la maggior parte del lavoro: trattandosi di un infestante il problema sarà evitare che prenda il sopravvento nel vostro giardino più che coltivarla.
La menta gradisce un'esposizione non diretta, e non ama il terreno troppo arido e asciutto.
Sopravvive in carenza di irrigazione, ma produce foglie più piccole e deludenti. E' quindi consigliablie non farle mancare l'acqua, soprattutto in periodi di afa, e vi sarete assicurati una compagna perenne.
Raccogliere e conservare la menta
La menta si raccoglie scalarmente durante tutta l'estate, e temperature consentendo anche in tarda primavera e primo autunno.
Cimando le piante si evita la fioritura, e si allunga il periodo del raccolto.
Foglie e cimette si lavano con acqua a temperatura ambiente, si lasciano sgocciolare su un panno e si pongono su un vassoio o altro ripiano asciutto, in luogo ventilato ma non direttamente esposto ai raggi del sole: la luce infatti farà diventare le foglie di una sgradevole tinta marrone.
La menta sarà completamente essiccata nell'arco di una settimana o anche meno, quando le foglie si sbriciolano tra le dita.
A questo punto è possibile conservarle in un barattolo chiuso, sempre all'ombra, per avere la scorta di freschezza per tutto l'anno.
Attenzione, è possibile tritare le erbe essiccate per ridurre lo spazio occupato, ma io consiglio sempre di lasciarle intere, perchè mantengano meglio tutto il loro aroma.
The alla menta
Per preparare il the alla menta si utilizzano le foglie in infuso, ovvero aggiunte a acqua bollente come per il the normale.
E' possibile utilizzare le foglie essiccate (circa un cucchiaino per tazza) o foglie fresche (un rametto per tazza). Si avrà un the dal gusto pulito e rinfrescante, da servire sia caldo che freddo.
La menta si accosta bene a molti altri ingredienti per creare tisane dal gusto più complesso.
Provatela ad esempio con il the verde Gunpowder per ottenere una sorprendente combinazione di affumicato e fresco, o con la melissa, la cedrina o altre erbe dall'aroma agrumato.
Per quanto mi riguarda ogni anno coltivo diverse varietà di menta e le raccolgo scalarmente insieme alla melissa, per ottenere la mia personale miscela di the alla menta che ci accompagnerà durante i mesi freddi
La menta si può inoltre preparare in infuso insieme a erbe più delicate, come la malva o l'erba medica.
1
commenti
|